Rifiuti e bugie

carta-orroreLa RD va sempre peggio e l’assessore Pisu mente ai cittadini.

L’entusiasmo con cui comunica la riduzione dei rifiuti, infatti, è del tutto fuori luogo: è chiaro che una diminuzione delle quantità di tutte le tipologie a cui non corrisponda un aumento della percentuale di differenziata non è un processo virtuoso, ma piuttosto una conseguenza della crisi economica.

Eh sì, perché quando la gente sta peggio, consuma di meno, e quando consuma di meno, produce meno rifiuti. È statisticamente provato (e non ci vuole certo un genio a capire perché).

Confrontando l’ultimo trimestre dell’amministrazione precedente (aprile-giugno 2015) e quello più recente (settembre-novembre 2015) salta all’occhio che la raccolta differenziata è scesa di quasi 2 punti, facendo tornare il dato ai valori dell’inizio del 2015. Pochi mesi e il lavoro di un anno è stato annullato. Era questo il metodo infallibile che sbandierava l’assessore al tempo del suo insediamento? Se lo è, caro Andrea Pisu, non sta funzionando!

I rifiuti per strada ci sono ancora, nonostante gli operatori ormai raccolgano praticamente tutto senza curarsi che siano rispettate anche solo le più banali norme di conferimento (buste semitrasparenti per il secco e assenza dei materiali riciclabili nei rifiuti indifferenziati, per esempio). I cittadini meno sensibili hanno mangiato la foglia e hanno smesso di separare. Gli altri, meno stimolati perché vedono l’andazzo, pian piano rinunciano al pur piccolo sforzo di differenziare correttamente.

E abbiamo anche notato la quasi totale sparizione delle spazzatrici meccaniche che, a parte le vie principali, non sembrano più lavorare secondo il calendario previsto dal contratto. Dove sono finite? Anche quei rifiuti – nel 2015 erano circa 280 tonnellate – sono diminuiti: ovvio, visto che hanno smesso di raccoglierli. Si fa presto, dunque, a dichiarare riduzioni inesistenti…

L’assessore Pisu, invece, trascurando il fatto che nei primi 6 mesi del suo mandato ha riportato Sestu indietro di un anno, si vanta su Facebook dei grandi risultati e, sempre su Facebook, risponde piccato alla consigliera Anna Crisponi, rea di aver fatto notare che non c’era nulla da festeggiare.

Le critiche non piacciono all’assessore, che pure non ne ha lesinate verso di me e l’amministrazione di cui facevo parte prima di assumere il ruolo che ricopre ora. Ma allora erano critiche costruttive in nome del miglioramento della nostra comunità, ora invece sono giudizi che danno fastidio. Strano vero?

Rifiuti: punto a capo o punto di non ritorno?

2015-11-10 13.26La raccolta differenziata a Sestu va sempre peggio.
A ottobre è scesa ancora: 70,45%.

I dati parlano chiaro
A poco meno di 4 mesi dall’insediamento della nuova Amministrazione cominciano a vedersi i risultati della politica del nuovo Assessore all’Ambiente, che ha sempre affermato: “prima il decoro, poi la fermezza delle regole”.

E i cittadini più pigri rispondono smettendo di separare i rifiuti, tanto è chiaro che viene ritirata qualsiasi cosa messa nella busta del secco (quale che sia la busta, anche nera).

Cominciano i meno sensibili alle questioni ambientali, seguono gli altri, sempre meno motivati a far bene. È evidente: il secco della raccolta domiciliare lievita a discapito delle altre frazioni. Il secco ha quasi raggiunto le quantità di agosto, quando però era stata ripulita una delle discariche abusive più grandi del territorio. C’è solo un modo per leggere questi dati: i sestesi separano sempre meno i loro rifiuti.

La linea politica è evidente
Si è scelto di non far scendere la TARI (si poteva fare, bastava non caricare il piano finanziario della gestione dei rifiuti di costi del 2014 non direttamente connessi a quel servizio); si potenziano i servizi di svuotamento dei cestini invece che disincentivarne l’uso come se fossero cassonetti dell’indifferenziato o dell’umido; si decide di continuare ad aggravare i costi (ad esempio decidendo di acquistare nuovamente le buste del secco, che costano quasi 40.000 euro all’anno).

Ma soprattutto, si è scelto – e l’Assessore Pisu se n’è persino fatto vanto – il decoro urbano a qualunque costo invece che continuare a lavorare sull’educazione dei cittadini.

Punto e a capo? Ma quando mai, si torna indietro!
Girando per le strade di Sestu – dentro il centro urbano e nelle campagne – non pare di poter esultare per la svolta “liberista” dell’Assessore. Le strade sono nelle condizioni di prima, i cestini stradali traboccano di buste di rifiuti domestici indifferenziati, l’abbandono di spazzatura di ogni genere nelle campagne è ben lungi dall’essere un fenomeno dimenticato… Hanno solo smesso di fare le foto, la versione 2.0 della polvere sotto il tappeto.

Hai voglia di promettere “il potenziamento delle attività di informazione e formazione da rivolgere, soprattutto, agli allievi della scuola” (vedi le dichiarazioni programmatiche a pagina 12): quando quella formazione produrrà finalmente comportamenti virtuosi diffusi, saremo sommersi dai rifiuti.

I cittadini saranno sì al centro, ma di una discarica spaventosa.

Continua il gioco di Capitan Eco

capEco_2Altri 15 giorni per raccogliere le Ecomonete di Capitan Eco.

Continua il concorso per le quarte e le quinte elementari di tutte le scuole di Sestu: portando i rifiuti all’Ecocentro le famiglie degli alunni potranno ricevere le Ecomonete e un timbro sulla tessera che permetterà di identificare le 25 famiglie più virtuose. Queste riceveranno uno sconto di 50 euro sulla tassa rifiuti del 2015.

La raccolta delle Ecomonete sta andando benissimo. Ci sono classi che hanno il salvadanaio colmo e che continuano ad accumulare Ecomonete ed Ecoassegni. La gara fra classi è importante e i bambini spingono genitori, zii e nonni a contribuire alla raccolta.

Era proprio questo lo scopo del progetto: avvicinare quante più persone all’Ecocentro Comunale, così che potessero vedere quanto è comodo e semplice portarci quei rifiuti che non possono essere ritirati porta a porta e anche tutti i rifiuti della raccolta domiciliare che eccedono la capacità dei bidoni.

Raccolta differenziata a Sestu: dati del I trimestre 2015

Il primo trimestre del 2015 è stato molto positivo per la raccolta dei rifiuti a Sestu.

La quota media trimestrale di raccolta differenziata ha superato il 70% e nel mese di marzo la percentuale si è attestata al 71,21%. Nell’ultimo anno la crescita è stata costante (pur con alcune pause, dovute a interventi massicci sulle discariche abusive), ma la tendenza positiva era cominciata già nel 2013.

RD_trend_apr14-15

% della raccolta differenziata negli ultimi 12 mesi

 

Nel primo trimestre del 2013 il dato medio era del 56,45%, la crescita in 2 anni è dunque stata di oltre 13 punti percentuali.

% RD 2013-2015 (dati trimestrali)

% RD 2013-2015 (dati trimestrali)

 

Il dato significativo è quello del secco indifferenziato: nel gennaio del 2013 superava le 236 tonnellate, mentre a marzo del 2015 è stato di poco più di 152 tonnellate, il 36% in meno. Si tratta di rifiuti separati meglio e finiti nelle frazioni differenziate che fanno crescere le nostre percentuali “virtuose”.

Nel I trimestre 2015 abbiamo conferito oltre 1.770 tonnellate di rifiuti, di cui oltre il 70% differenziati.

RD_I_trim_2015

Raccolta differenziata a Sestu – percentuali del I trimestre 2015

 

 

Con le quantità di umido superiori a quelle del secco, il nostro Comune ottiene la premialità prevista dal Piano Regionale dei Rifiuti, la riduzione della tariffa di smaltimento del secco del 30%. Si tratta di un risparmio notevole, poco meno di 120.000 euro su base annua (calcolati sui totali del 2014).

Per chi fosse curioso di conoscere le quantità esatte per ogni tipologia di rifiuto, qui sotto troverà i dati trimestrali in dettaglio.

Rifiuti prodotti a Sestu – I trimestre 2015

 

 

A marzo raccolta differenziata al 71,21%

trendpositivoArrivano i dati ufficiali: la raccolta differenziata a Sestu supera il 70%. Nel mese di marzo i rifiuti differenziati sono stati il 71,21% del totale e nel primo trimestre dell’anno il dato medio arriva al 70,08%.

Per il sesto trimestre consecutivo Sestu si guadagna la premialità prevista dal Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti, che prevede l’abbattimento del 30% della tariffa di smaltimento del secco indifferenziato. Si tratta di un risparmio notevole che ridurrà i costi generali del servizio di igiene urbana ambientale che ogni anni suddividiamo fra cittadini e imprese attraverso la tassa sui rifiuti.

Grazie all’impegno dei cittadini, degli uffici comunali, degli operatori, degli agenti di polizia locale e dei barracelli abbiamo potuto raggiungere un risultato così ambizioso. E possiamo ancora migliorare: Sestu può ambire a diventare uno dei comuni virtuosi della Sardegna, un obiettivo realizzabile nel breve periodo.

Pasqua differenziata (riedizione 2015)

 

 

Ripropongo il post dell’anno scorso: Soprattutto in questi giorni, meglio abbondare…

uovadipasquaPer non smentirci nemmeno il giorno di Pasqua, qualche informazione su dove gettare gli imballaggi delle uova di cioccolato. In molti, infatti, restiamo perplessi davanti al tipico involucro frusciante: sarà plastica o alluminio?

Le uova industriali in commercio di solito sono confezionate con un foglio di poliaccoppiato (plastica e alluminio): lo riconosciamo dal fatto che all’esterno è colorato o decorato in vario modo e all’interno è argentato. Guardandolo in controluce è leggermente trasparente. Le uova artigianali, invece, hanno generalmente un involucro interno di allumino e uno esterno di plastica trasparente colorata. COREPLA, il Consorzio per il recupero e riciclo degli imballaggi di plastica, consiglia di gettare gli incarti di poliaccoppiato e di plastica fra i rifiuti, appunto, di plastica. Quindi, nella nostra busta azzurra.

Il foglio di alluminio delle uova artigianali (o di quelle più piccole in commercio) va gettato nel bidone giallo delle lattine, mente invece il supporto “a cono” delle uova deve essere smaltito nella plastica, così come l’eventuale ovetto di plastica che contiene la sorpresa. Ricordiamo, anche se non è necessario, che eventuali etichette e fascette di cartoncino devono essere messe nel bidone bianco della carta.

Nastri e laccetti con l’anima metallica, invece, devono essere gettati fra i rifiuti indifferenziati.

Alcune uova artigianali hanno un incarto di tessuto non tessuto, detto TNT, un materiale morbido e resistente, usato dalle pasticcerie e cioccolaterie perché è adatto alle alte temperature. In questo caso l’incarto va gettato nel secco poiché non è riciclabile.

Ma visto che non tutto ciò che è imballaggio deve per forza essere considerato un rifiuto, possiamo riusare quasi tutte le parti non commestibili dell’uovo di pasqua per altri scopi. Ad esempio, i quadrati di plastica o poliaccoppiato sono ottimi per costruire degli aquiloni, per foderare i cassetti (in questo momento molti di noi sono alle prese col cambio di stagione) o ancora come tovaglia impermeabile per il tavolo dei giochi dei bambini. I vasetti e gli ovetti di plastica possono avere una nuova vita: qui alcune ottime idee.

Consegna buste e bidoni

busteIl 14 febbraio scorso si è conclusa la distribuzione delle buste in via Donizetti.

È comunque possibile ritirare la dotazione delle buste dell’umido e della plastica per il 2015 presso il Cantiere di Formula Ambiente (vedi posizione su Google Maps).

Il Cantiere è aperto dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle ore 12.30 (esclusi i festivi infrasettimanali).

Potranno ritirare le buste per il 2015 i titolari delle utenze domestiche, mostrando un documento di identità, o le persone da loro delegate, che dovranno presentare il modulo di delega accompagnato dalla copia di un documento di identità del titolare.

Nel Cantiere i nuovi residenti e i nuovi iscritti al registro Tributi potranno ritirare i kit per la raccolta differenziata, presentando la ricevuta di iscrizione consegnata loro dall’Ufficio Tributi.

Le utenze non domestiche (aziende, associazioni e altri soggetti diversi dalle famiglie) potranno ritirare al Cantiere buste e/o bidoni domestici richiesti attraverso il questionario (scaricabile in formato elettronico da compilare on line o da stampare e spedire o consegnare). I questionari potranno essere usati dalle utenze non domestiche anche per richiedere bidoni più grandi di quelli domestici (scarrabili da 120, 240 e 360 litri).

Per informazioni, ass.ambiente@comune.sestu.ca.it.

Che sconforto!

Com’è possibile che dopo 10 anni di raccolta differenziata qualcuno possa davvero dire di non sapere che si devono separare i rifiuti?

2015-02-07 14.28Lasciare per le vie del paese, non nelle periferie meno frequentate ma in pieno centro, buste come quelle nella foto non può essere un errore. È un consapevole affronto al vivere civile e al benessere della comunità.

Mentre ricopro il ruolo di assessora all’ambiente mi prendo tutta la responsabilità del funzionamento di un sistema di raccolta dei rifiuti che sicuramente è perfettibile (cosa non lo è?), ma non sono disposta a sentire “il Comune” accusato di non curare la pulizia del paese quando chi sporca non è il Comune ma persone incivili come quelli che hanno abbandonato i rifiuti della foto.

A chi si ostina a non voler accettare le regole del vivere civile vorrei poter dire “vi troveremo e a forza di multe vi faremo imparare come ci si comporta”, ma so bene che gli strumenti di controllo che abbiamo a disposizione non sono sufficienti per quello che, evidentemente, è un fenomeno troppo diffuso per essere affrontato con la repressione.

Mi si rimprovera il fatto che ai cittadini non arrivano sufficienti informazioni. Probabilmente è vero: ma trovo inammissibile che le regole di base (la semplice separazione dei rifiuti) non siano ancora chiare a qualcuno. Possibile che in 10 anni ci sia ancora qualcuno che non ne ha sentito parlare?

Mi si dice che forse quelli che non lo sanno vengono da fuori. Come se Sestu fosse circondata dal deserto dell’inciviltà e fuori di qui nessuno conoscesse qualche norma di civile convivenza. Mi rifiuto di accettarlo.

Pigrizia o cafonaggine che sia, non rispettare le regole è immorale prima che illegale. Pesare su un sistema costoso infischiandosene del dovere di dare il proprio contributo è gravissimo ed è inaccettabile cercare alibi per giustificare tali comportamenti, per sé o per gli altri.

Forse ora dovrei scusarmi per lo sfogo, ma lo sconforto me lo impedisce.

Ecocentro: cosa, quando e come conferire

Ripropongo un post di qualche tempo fa, perché le informazioni non sono mai troppe.

L’Ecocentro del Comune di Sestu è situato in Località Is Coras, all’ingresso del paese provenendo dalla SP Sestu-Elmas, ed è aperto dal lunedì al sabato dalle ore 7:30 alle ore 12:00 e il mercoledì e il venerdì dalle ore 14:30 alle ore 17.

mappa ecocentro

Posizione dell’Ecocentro comunale

Per tutti i cittadini sestesi e le aziende con sede a Sestu è possibile conferire all’Ecocentro tutte le frazioni di rifiuti del servizio porta-a-porta escluso il secco indifferenziato: ciò permette di non dover attendere il passaggio previsto dal calendario quando se ne abbia bisogno.

L’Ecocentro può accogliere i rifiuti a seconda dello spazio disponibile nei cassoni che vengono svuotati periodicamente con conferimenti nelle piattaforme di smaltimento. Può accadere che alcune tipologie non vengano temporaneamente accettate in attesa che quei rifiuti vengano smaltiti: qualora le piattaforme di smaltimento -per motivi tecnici- non permettano il conferimento, gli operatori dell’Ecocentro saranno costretti a rimandare indietro i cittadini che portano quei rifiuti. È consigliabile chiamare il numero verde 800 301 606 per assicurarsi che i rifiuti che si vogliono conferire verranno accettati. Questo blog terrà in homepage informazioni sempre aggiornate sui rifiuti conferibili.

Le tipologie di rifiuti che è possibile portare all’Ecocentro sono le seguenti (indico anche i codici del Catalogo Europeo dei Rifiuti – quelli contrassegnati da asterisco (*) sono classificati come rifiuti pericolosi):

  • imballaggi in carta e cartone (codice CER 150101)
  • imballaggi in plastica (codice CER 150102)
  • imballaggi in legno (codice CER 150103)
  • imballaggi in metallo (codice CER 150104)
  • imballaggi in vetro (codice CER 150107)
  • imballaggi metallici contenenti matrici solide porose pericolose, compresi i contenitori a pressione vuoti, ad es. bombolette spray – inclusi T e/o F (codice CER 150111*)
  • rifiuti biodegradabili di cucine e mense – umido organico (codice CER 200108)
  • sfalci e potature (codice CER 200201)
  • abbigliamento (codice CER 200110)
  • prodotti tessili – materassi (codice CER 200111)
  • RAEE (R1) – rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche contenenti CFC – frigo e clima (codice CER 200123)
  • RAEE (R2) – rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso – grandi elettrodomestici (codice CER 200136)
  • RAEE (R3) – rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche – TV e monitor (codice CER 200135*)
  • RAEE (R4) – rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso – piccoli elettrodomestici (codice CER 200136)
  • RAEE (R5) – tubi fluorescenti, lampade e altri rifiuti contenenti mercurio (codice CER 200121)
  • oli e grassi alimentari usati (codice CER 200125)
  • oli e grassi diversi da quelli al punto precedente, ad esempio oli minerali esausti (codice CER 200126*)
  • farmaci (codice CER 200131* e codice CER 200132)
  • batterie e accumulatori provenienti da utenze domestiche (codice CER 200133*)
  • rifiuti di carta e cartone diversi dagli imballaggi (codice CER 200101)
  • rifiuti legnosi (codice CER 200137* e codice CER 200138)
  • rifiuti plastici diversi dagli imballaggi (codice CER 200139)
  • rifiuti metallici diversi dagli imballaggi (codice CER 200140)
  • cartucce e toner esauriti (codice CER 080318)
  • pneumatici fuori uso, solo se conferiti da utenze domestiche (codice CER 160103)
  • inerti: miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle, ceramiche, solo da piccoli interventi di rimozione eseguiti direttamente dal conduttore della civile abitazione (codice CER 170107)

Risposta alla petizione sulla raccolta differenziata

signatureLe petizioni popolari sono uno strumento utile per i cittadini che vogliono segnalare criticità o avanzare proposte all’Amministrazione comunale. La petizione promossa dai Riformatori sardi sulla raccolta differenziata, come prevede lo Statuto comunale, ha avuto risposta attraverso la delibera di giunta n. 3 del 20/01/2015.

Ci tengo a precisare alcuni elementi, dal momento che nel mio ruolo ho la responsabilità di molte delle decisioni alla base dei punti della petizione.

L’Amministrazione comunale collabora attivamente con gli Uffici e con la Ditta Appaltatrice per cercare di trovare le migliori soluzioni per un servizio efficiente senza aggravarne i costi. Credo che questo sia e debba sempre essere il nostro obiettivo principale.

La raccolta differenziata porta-a-porta impone ai cittadini di adottare dei comportamenti a volte complessi, ma resta comunque lo strumento più efficace per raggiungere gli obiettivi ambientali che la legge ci impone. Tuttavia, un partito politico, che per suo scopo dovrebbe avere l’interesse collettivo, ha cavalcato la naturale ritrosia del singolo davanti a regole stringenti e convinto i cittadini a firmare, spesso senza entrare nel reale merito delle questioni poste o addirittura ingannandoli sulla reale portata della petizione. Un’azione politica quantomeno infelice.

Le richieste portate all’attenzione dell’Amministrazione dalla petizione sono in gran parte superate dalle misure già messe in atto per supplire alle carenze individuate o per potenziare il servizio favorendo comportamenti virtuosi che contribuiscano a quei buoni risultati che cominciano a consolidarsi.

Entrando nel merito:

  1. Dimensioni delle buste
    • Buste dell’umido: quelle in distribuzione sono più grandi di quelle dello scorso anno (il problema dell’inadeguatezza delle buste era stata segnalata già la primavera scorsa, tanto che si era consentito l’uso di qualsiasi busta compostabile);
    • Buste del secco: chiederle ancora più grandi di quelle del 2014 è a dir poco surreale, avevano una capacità di 110 litri. Il problema delle buste è stato superato dalle nuove modalità che prevedono l’uso del bidone giallo per l’indifferenziato;
  2. Carta e cartone: è utile ricordare che la carta è una tipologia di rifiuti particolare, perché quando è bagnata aumenta di peso e le piattaforme di smaltimento non la accetta. Non solo, la carta è leggera e in caso di vento è facile che si sparga in strada. Questo è il motivo per cui si è applicata più rigidamente la regola – che già esisteva – dei conferimenti solo ed esclusivamente all’interno dei contenitori. Per venire incontro alle esigenze sporadiche, abbiamo istituito il servizio su prenotazione che offre un’alternativa all’Ecocentro per quelle famiglie che hanno problemi a spostarsi;
  3. Oli alimentari usati: le quantità di olio raccolte durante il servizio di ritiri mensili era talmente bassa che la ditta che se ne occupava ha interrotto il servizio proponendo in alternativa dei raccoglitori nel centro abitato. Per evitare ulteriori contenitori (che troppo spesso diventano ricettacolo di altra spazzatura) abbiamo deciso di prevedere il ritiro su prenotazione disponibile per 50 famiglie alla settimana;
  4. Bidoni rubati: i bidoni pesano sui costi del servizio di raccolta dei rifiuti ed è facile ipotizzare che la sostituzione gratuita di quelli rubati incentiverebbe il fenomeno dei furti che, pur se marginale, è comunque preoccupante. I bidoni rubati, se riutilizzati per i rifiuti, possono essere identificati attraverso il tag e, nel caso siano ritrovati, saranno restituiti ai titolari (che riconsegneranno il bidone sostitutivo e riavranno indietro quanto pagato);
  5. Informazione: i dati economici della raccolta differenziata sono pubblicati ogni anno nel piano finanziario della tassa sui rifiuti. Stiamo comunque lavorando per renderli “fruibili” per tutti i cittadini;
  6. Rifiuti abbandonati: facciamo uno sforzo notevole per cercare di ripulire quante più discariche abusive possibili e di controllare i rifiuti abbandonati. Purtroppo troppi cittadini ancora pensano di poter impunemente lasciare i propri rifiuti ovunque, senza curarsi né di pagare le tasse né di rispettare i regolamenti e per una vigilanza adeguata al fenomeno, dovremmo installare centinaia di telecamere e avere un corpo di Polizia Locale di decine e decine di agenti. Inutile ripetere che non abbiamo nessuna possibilità di allargare l’organico comunale;
  7. Numero di buste adeguato alla famiglia: già dal 2014 alle famiglie da 6 componenti in su sono state consegnate gratuitamente buste aggiuntive e quest’anno abbiamo abbassato il numero di familiari a 5, venendo così incontro alle eventuali esigenze di circa 400 famiglie. L’uso del bidone giallo per il secco, che ci permette un notevole risparmio sul costo delle buste, libera risorse che possono essere usate per meglio soddisfare i bisogni di famiglie numerose, con esigenze particolari o delle aziende del territorio.

Mi scuso per la lunghezza di questo post, ma siccome credo che le informazioni non siano mai troppe, ho voluto dare qualche dettaglio sulle questioni che so essere importanti per molti cittadini.

Sono naturalmente a disposizione di chiunque abbia bisogno di maggiori dati o abbia proposte, segnalazioni o critiche. Sono convinta che più è serrato il dialogo, migliori sono le opportunità di migliorare le cose.